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Cronaca Scafati

Scafati, chiedeva soldi per i detenuti: il Riesame lo lascia in carcere

Resta in carcere Giovanni Barbato Crocetta, il 24enne arrestato agli inizi di gennaio dai carabinieri con l'accusa di estorsione con metodo mafioso. Presentato ricorso in Cassazione

Resta in carcere Giovanni Barbato Crocetta, il 24enne arrestato agli inizi di gennaio dai carabinieri con l'accusa di estorsione con metodo mafioso. Lo ha deciso il Riesame del Tribunale di Salerno. Il legale di fiducia, Pasquale Morra, ha presentato ricorso in Cassazione. Il 24enne viene ritenuto dalla Procura Distrettuale Antimafia interno ad un'organizzazione criminale che toccherebbe profili già vicini al boss ristretto al 41 bis, Franchino Matrone. Oltre ad essere finito in altri procedimenti sempre coordinati dalla Distrettuale Antimafia.

I soldi per i carcerati

Il giovane è stato denunciato e poi riconosciuto dalla vittima, alla quale aveva chiesto soldi per i carcerati: "Stiamo girando un pò dappertutto per raccogliere un contributo per Natale per i carcerati". Così si sarebbe presentato al commerciante, che gli avrebbe riferito di passare più tardi. Questo a quindici giorni da
Natale. Il giorno dopo, il commerciante aveva notato che un proiettile aveva danneggiato il vetro della porta d'ingresso retrostante. Dalle immagini che lui stesso consegnò ai carabinieri, la sera di Natale uno scooter era passato dinanzi all'attività commerciale, provocando un "forte sussulto" nel momento del passaggio. E contemporaneamente aveva notato un'auto accendere le quattro frecce. 

Le prove

Il giorno dopo, il 26 dicembre, lo stesso Crocetta passò dinanzi al negozio. Si chinò per allacciarsi una scarpa e guardare in direzione del foro causato dal proiettile. Per poi andare via. Il giovane sarebbe stato notato poi anche agli inizi di gennaio. Per il Riesame, il giovane resta in carcere in quanto la sua condotta assunse "un comportamento minaccioso tale da richiamare alla mente del soggetto passivo quello dell'atteggiamento comunemente ritenuto proprio di chi appartenga ad un sodalizio del genere indicato". Il legale, nel presentare ricorso in Cassazione, ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza cautelare in carcere, già convalidata dal Gip in fase preliminare. Il giovane si trova nel carcere di Lanciano. 

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