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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Disastro granata, la voce dei tifosi: "Il calcio oggi è lontano anni luce dalla Salernitana"

I supporter del cavalluccio marino contano le partite che mancano alla fine del calvario calcistico. La squadra è sempre più ultima, fragile, schiacciata sul fondo della classifica

Un calvario calcistico, la botola e lo sprofondo che si aprono in ogni partita, ad ogni folata di vento, ad ogni azione degli avversari. La Salernitana fa fatica a restare squadra: Colantuono la incolla in settimana e la tattica puntualmente si scolla, si sgretola. I tifosi non trovano più aggettivi per definire una situazione raccapricciante. La Lazio ha chiuso triangoli, ha fraseggiato, quando ha accelerato è arrivata in porta, ha segnato senza trovare opposizione. Iervolino era in tribuna con la sua famiglia. Tocca a lui decidere, riprogrammare, trovare un acquirente oppure rilanciare. 

Il commento

Mario De Rogatis: "Ormai è un disastro dopo l'altro, un festival degli errori. Diventa un'impresa titanica riuscire a vedere per intero una partita dei granata. Non ricordo una squadra così arrendevole che, alla prima difficoltà, si sfalda con una facilità tale da lasciare sbigottiti. Incomprensibile, incommentabile. Il record negativo di 18 punti nei campionati a 20 squadre è ormai dietro l'angolo. Dopo che cosa accadrà? Mi auguro che la società stia programmando con la dovuta ambizione la prossima stagione". Antonio Positano: "Non si può lasciare la tribuna prima della fine della partita. Salerno non merita questo. Non merita i protagonisti attuali e non merita tutto quello che stiamo vedendo. Tanti anni fa diceva l’indimenticabile Siberiano: ‘La Salernitana è nostra’. Partiamo da qui e ridateci la Salernitana, quella che avrà fatto anche trenta anni di serie C ma che non ha mai perso la dignità e la faccia. Meritiamo rispetto ed a questo punto speriamo che il Presidente trovi un acquirente. La Salernitana è una cosa seria". Mimmo Rinaldi: "Commentare l'incommentabile è dura. Bocconi su bocconi scesi senza liquidi come palle di cemento da deglutire. Parlare di un disastro tecnico ed economico fa ancora più male. L'unica cosa certa è che il calcio è situato ad anni luce dalla città di Salerno in questo momento. Assistiamo increduli a quello che vediamo, restando in attesa del presidente e di una programmazione che non deve essere per forza di pronta risalita. Sappiamo benissimo che senza stadio non si cantano messe, la cosa grave è che senza stadio e senza stadio provvisorio si canta il deprofundis. Si è presa una brutta piega: rischiamo di assistere ad anni lunghi e bui". Paolo Toscano: "Ormai sono finiti gli aggettivi per definire questi signori (non possono definirsi calciatori). Questa squadra, se si può definire tale, farebbe fatica a salvarsi anche in serie B. Indegni". La chiosa di Ciro Troise: "Coraggio, siamo a sei partite dalla fine"..

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