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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Crisi granata, la tifoseria sentenzia: "Senza attaccanti non è possibile salvarsi"

C'erano 17.440 spettatori sugli spalti dello stadio Arechi. Il giorno dopo Salernitana-Genoa, i supporter accendono i riflettori sull'area di rigore. E' li che si decidono i campionati

Fotogrammi della partita persa contro il Genoa, l'ennesima e con rimonta subita: Lovato salta nella propria area di rigore e colpisce il pallone con la mano anziché di testa; Simy nell'area altrui beneficia di un assist d'oro ad inizio secondo tempo ma è lento nel girarsi e nel battere a rete, praticamente dal dischetto. Dagli undici metri, invece, ci va il Genoa e trasforma con Gudmundsson, il suo califfo insieme a Retegui che, non a caso, è stato pagato 15 milioni. Pure la Salernitana ha uno stoccatore: si chiama Dia e ha saltato quasi tutte le sfide salvezza. Inzaghi vuole trattenerlo e forse anche l'andamento del mercato consiglia di fare altrettanto, visto che arrivano solo offerte al ribasso. Nel frattempo il tempo passa e la Salernitana resta al palo. I supporter sentenziano: "Senza gli attaccanti non si cantano Messe". 

La voce dei tifosi

Mario De Rogatis: “Ormai non c'è limite al peggio. Assistiamo allibiti e rassegnati ad una continua rotazione di chi commette l'errore più grossolano: vai col liscio, entrata da volley, avanti il prossimo e cosi via. Lovato ha regalato sei punti agli avversari, tra Bologna e Genoa: che ne dite, lo regaliamo al Torino? Ma dopo il misfatto a cosa abbiamo assistito? A qualche lancio di Gyomber nel  vuoto e ad una timida discesa di Bradaric sulla fascia. E questa doveva essere la partita della vita? In realtà è la terza rimonta consecutiva che subiamo e se avevamo qualche chance col mercato di gennaio, rileviamo che occorre prima vendere per rafforzarci. Mi chiedo dove troveremmo gli acquirenti di Simy, Botheim, Ikwemwsi, Lovato e così via. Ci sono stati due passi indietro nel gioco e se prima nutrivamo qualche speranza di ripresa, da questo momento è irrimediabilmente sepolta”. Mimmo Rinaldi scende nelle viscere della partita per recuperare i due numeri simbolo, i più semplici e impietosi: “Il Genoa ha tirato due volte, anzi due tiri non li  ha fatti, se si isola il calcio di rigore consegnatole dalla Salernitana. Però ha vinto. Colpa di chi? Colpa di cosa? Sicuramente non è colpa della classe arbitrale. È colpa di un mercato costoso, fatto male ed a casaccio. Paghi dazio. Giusto. Una domanda da rivolgere alla proprietà: con ikwuemesi, Simy e Stewart possiamo mai salvarci. Altra domanda: con Gyomber e Lovato possiamo mai salvarci? Presidente, è arrivata la resa dei conti. Abbiamo coniato un nuovo motto: dopo Salerno luci d'artista, adesso Salerno terra di conquista".
Paolo Toscano guarda in area di rigore e dice: “Inutile parlare della partita, purtroppo senza attaccanti è difficile per chiunque giocare! La società è responsabile di questo scempio e neppure nel mercato di riparazione è corsa ai ripari con urgenza. Credo che, a questo punto e con questa classifica, sia difficile anche per Sabatini convincere un calciatore a venire a Salerno. Una gestione scellerata ha vanificato quanto di buono fatto negli anni precedenti”. Ciro Troise: "Scontiamo un inizio stagione gestito in maniera scellerata, sento ancora parlare di clausola rescissoria per Dia, non se ne può più. Non si deve perdere la fiducia, il campionato è ancora lungo ed il mercato di riparazione è ancora aperto.
 

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