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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

E' il giorno di Inzaghi: la Salernitana presenta SuperPippo, Iervolino al suo fianco

Il nuovo allenatore: "Sono felicissimo e attendevo proprio questa chiamata. Ho la carica giusta, alibi a nessuno, Dia è prima punta e deve fare almeno 15 gol". Iervolino: "E' scellerato chi dice che non ho speso"

E' il giorno di Pippo Inzaghi. Dopo l'accordo sancito con il presidente Iervolino e la firma in calce al contratto che lo lega per un anno alla Salernitana (con bonus salvezza), il nuovo allenatore granata è stato presentato nella sala stampa del centro sportivo Mary Rosy. Al suo fianco, il patron, l'ad Milan e il direttore sportivo Morgan De Sanctis. Inzaghi ha varcato la soglia del Mary Rosy pochi minuti prima delle ore 14, poi è cominciata la sua avventura con il cavalluccio marino sul petto e la maglia già personalizzata con il suo cognome.

Le precisazioni di Iervolino

"E' giusto dare massima trasparenza a questa conferenza non solo per presentare Inzaghi, campione, ma anche per fare la fotografia del momento. Abbiamo fatto male pur essendo la squadra dell'anno scorso. Abbiamo subito 17 gol in 8 partite. Abbiamo investito 20 milioni per trattenere Pirola e Dia. Nessuna squadra medio-piccola lo ha fatto e quando si dice che la Salernitana non ha fatto una campagna acquisti, si dice una cosa inesatta e scellerata. Abbiamo trrattenuto il capocannoniere e poi il capitano della Nazionale Under 21. Poi abbiamo preso Tchaouna, Ikwuemesi, Cabral, Legowski, Costil, Martegani. Quindi guardando tutti negli occhi dico che siamo più forti. Abbiamo fatto errori, non giochiamo allo stesso modo e non siamo performanti. Abbiamo solo comprato e non venduto e siamo la decima squadra per salari. Abbiamo già investito - che significa speso - 65 milioni e per mantenerlo ce ne vorranno 20. Quindi significa che il differenziale tra incassi e soldi spesi sarà di 20 milioni occorre altro sacrificio e nessuno ha investito come noi. Siamo al terzo anno di Serie A e sono convinto che ci rimarremo. Però basta con le mortificazioni, le offese e le minacce. Non vogliamo risparmiarci critiche. Scegliamo Inzaghi perché ha la giusta mentalità, concretezza e semplicità per fare le cose giuste, ha voglia ed entusiasmo, è stato il recordman italiano di gol in Europa. Non entro nella polemica che Sousa si era presentato al Napoli, che ha dichiarato che avevamo giocatori sconosciuti, oppure sul fatto che delegittimasse me e la squadra. Non mi faccio entrare nelle polemiche. Dico solo che Sousa non era più l'allenatore della Salernitana perché non avevamo più i risultati. Non sono il miglior presidente? Quasi certamente sarà così, però ho messo passione, entusiasmo, background. Però ci sono sempre delle cose che mi feriscono e che dobbiamo chiarire. Non ho fatto questioni con i procuratori ma con uno soltanto e dopo il deferimento c'è stato il chiarimento e c'è concordia. Sono l'unico presidente che difende i diritti dei procuratori e che ritiene che la nuova norma debba mediare. Sono a difesa dei procuratori. Mi ero solo arrabbiato perché ad un certo punto non si può capovolgere la piramide degli interessi della società. La cosa è rientrata totalmente e penso che con i procuratori la Salernitana abbia un rapporto straordinario. La Salernitana non ha fatto mercato? Abbiamo comprato il terzo marcatore della Serie A. Non era nostro, stava solo giocando con noi: lo abbiamo comprato. Penso al paracadute? Chiunque mastica di finanza, non le può dire queste cose, perché dal punto di vista economico sarebbe un fallimento e una perdita pazzesca. Il presidente non mantiene le promesse? Ho detto che ci impegnavamo a mantenere la massima serie e più di rinnovare i contratti e non vendere nessuno, non posso fare. Il progetto della casa della Salernitana va avanti: abbiamo firmato preliminari e ora dobbiamo vedere cosa consentono o non consentono di fare. In ultimo ma non per ultimo, la tifoseria è straordinaria, ma dietro questa passione c'è una sacca di tifosi che offendono e minacce. Oggi dico alla maggioranza che è giunto il tempo di contestare quelle persone, proprio quello che sfilacciano. Il pessimismo non ha mai aiutato a vincere una guerra. Auguriamo ad Inzaghi tutto il bene, senza se e senza ma con affetto incondizionato". 

Le prime impressioni

"E' venuto qui convinto pieno di entusiasmo e di energia. Sono convinto che faremo un campionato importante perché la nostra posizione di classifica non rispecchia il valore della squadra. Con il senno di poi avremmo dovuto operare altre scelte a giugno, perché si vede che qualcosa è andato male e si è incrinato, dopo l'avvicinamento ad un'altra squadra. Abbiamo, però, riflettutto tanto con De Sanctis e Milan. Non abbiamo mai riservato rancore. Tornando indietro avrei fatto un'altra scelta ma adesso si volta pagina. Non sono più un neofita, sono nel calcio da tre anni e imparo in fretta ma ho sempre bisogno del mio management. Dagli errori si impara: non ci saranno più amori impuri. Nel calcio solo amori puri e poi non accadrà più. Se si cercano altri capri espiatori - De Sanctis e Sabatini, poi Sabatini e di nuovo De Sanctis - si sbaglia. Poi magari mettiamo lo striscione Iervolino vattene. Ma non accadrà, perché noi ci salviamo". E ancora: "Vogliamo parlare di Dia? Dobbiamo parlare senza infingimenti. Dopo aver fatto il capocannoniere, voleva fare esperienza all'estero e ci sono stati mal di pancia. Poi è subentrato un vero infortunio, tutto è rientrato. Ci sono stati chiarimenti, abbiamo parlato, ho parlato anche io".

Il casting non c'è stato

"C'eravamo ripromessi di farlo con il diesse ma proprio ci siamo fermati a Inzaghi, entusiasta lui ed entusiasti noi. Abbiamo parlato di questa squadra che ha possibilità di fare un calcio spettacolare, che ha possibilità di giocare in modi diversi ma anche di fare un calcio speculativi e di portare a casa il risultato".

Parola a Pippo 

Ecco Inzaghi: "La chiamata della Salernitana è stata travolgente. Per me è un sogno e non mi doveva convincere la Salernitana, sono io che dovevo convincere. Avrei allenato anche in C e l'ho dimostrato dopo il Milan, quando sono andato a Venezia. Mi davano del pezzo e oggi mi dicono "chi te lo ha fatto fare?". Io invece sono felicissimo. C'è una società organizzata, qui ho tutto e cercherò di fare meno danni possibili. Cercherò di trovare il vestito giusto alla squadra: il sistema migliore di gioco per loro, oltre che fiducia e carica, togliendo ogni alibi ai giocatori, perché sono bravissimi a vivere negli alibi ma non ne possiamo dare. Ho detto di proposito che volevo riposarmi ma già non ne potevo più. In realtà aspettavo la chiamata giusta e non sapevo più se questo calcio meritasse la mia onestà intelettuale. Si può vincere e perdere ma non si può non avere l'onestà. Guardiamo il telefono continuamente e lo guardavo proprio per avere la chiamata giusta proprio da questa società e questo presidente. Cercherò con tutto me stesso di salvare questa squadra e di farlo con questi giocatori. Se la Salernitana retrocede, retrocediamo tutti e abbiamo bisogno di tutti. Se dovete criticare fatelo con me. Se potete, aiutate i nostri giocatori. Io ho fatto oltre 300 gol e mi dicono ancora che non sapevo stoppare. La prima doppietta in Nazionale l'ho fatta qui in questo stadio e il mio problema quando venivo qui era di non riuscire a parlare con i miei compagni durante l'allenamento. La prima cosa che mi ha spinto a venire qui è stata la società e poi la piazza. Critiche me, se dovete: io ho le spalle larghe e so che se si vince siamo bravi e se si perde, non capisco niente. Permettetemi di rivolgere un pensiero a Sousa, perché ci sono passato anche io, ho vinto e sono stato esonerato, quindi so cosa passa in mente. Se pensassi ad uno schema unico da fare in tutte le partite, sbaglierei. Ho vinto e sono stato esonerato con 4-3-3 e 3-5-2. Sono solito individuare i giocatori di cui non posso fare a meno e poi metterli al posto giusto. La fortuna è che possiamo giocare a quattro oppure a cinque, con due trequartisti e una punta e con due punti. Sono uno che se si vince 1-0 mette il difensore negli ultimi dieci minuti. No, io voglio fare gol. se però gli altri giocano con due attaccanti, io metto tre difensori perché quando giocavo se andavo uno contro uno, facevo gol. Si può dire che se non si prende gol è merito della difesa ma io io so che se attaccanti e centrocampisti proteggono, se ci sono rincorse in più e nessuno si risparmia, è meglio. Lo faremo capire subito. Lavorerò con i giocatori e dirò che possiamo giocarsela con tutti. Se mi dicono che la squadra non lotta, significa che avrò perso e andrò a casa. Dovremo essere bravi a vincere anche se giochiamo male. E' una squadra che l'anno scorso mi divertiva quando la vedevo. Secondo me non ha perso nessuno ma è chiaro che sono arrivati anche dei giovani. Non abbiamo otto, nove giocatori che sono in Nazionale, durante la sosta, ma dall'altro punto di vista si può dire che una squadra con tanti nazionali non può essere in questa posizione di classifica. Il problema dei giocatori è che a volte si sottostimano, ritengono magari che possa bastare il compitino e invece in carriera ero uno che non si risparmiava e lo pretendo dai miei. Arrivano subuito partite importanti e dobbiamo prepararle bene. Dobbiamo ancora fare il programma di allenamenti. Il mio staff poco tempo fa è stato da De Zerbi che ha dato una settimana libera ai suoi giocatori e nessuno gli ha detto niente, dobbiamo uscire dalla credenza che fare doppie tutti i giorni è meglio. Quando ci si allena si deve fare bene. Faremo qualche doppia ma non ho ancora avuto tempo. Daremo dei giorni liberi che sono importanti se i giocatori si allenano bene quando sono in campo. In Inghilterra se non dai il giorno libero in settimana si arrabbiano. Se diamo una settimana libera sembra che non abbiamo voglia. Se dimostreranno di essere una squadra vera diamo anche due-tre giorni liberi, se dimostrano di non essere all’altezza vanno in ritiro una settimana e non tornano a casa”.". 

Dia

"Per me è una prima punta. Uno con i gol che ha fatto è anche una prima punta. Poi può fare anche la seconda punta ma io nella squadra facevo la prima punta e la seconda poi la facevo fare agli altri. E' un giocatore che dobbiamo ritrovare e recuperare. Se non fa almeno 15 gol, facciamo fatica a portare a casa le penne. Subentrare è una nuova esperienza, adesso mi metterò a lavorare con lo staff. Qualche problema c'è stato, ne abbiamo parlato con il diesse. Stimo molto Morgan De Sanctis, siamo stati compagni di squadra, è un ragazzo perbene e quando ci sono state queste sinergie è andata sempre bene". 

De Sanctis sul momento

"Con il presidente ieri ho usato una parola: frustrazione. Ma è durata pochissimo. Abbiamo la necessità di svoltare e ripartire, perché il bene assoluto è la Salernitana. Userò sempre la strategia dell'accettare qualsiasi tipo di critica: fa parte del mio lavoro e della mia storia. Salerno ha criticità ma anche cose bellissime. Ho sempre manifestato entusiasmo e la focalizzazione sulla salvezza mi fa venire in mente che vivere la festa popolare grande contro l'Udinese merita un passaggio di sofferenza come lo stiamo vivendo. Saremo chiari anche con i fatti per il futuro per rendere questo club sostenibile. Il calcio è sostenibilità: al presidente ho promesso delle cose perché alcune cose mi erano state promesse. Approfittiamo in questo momento della disponibilità del presidente ma non possiamo farlo per sempre". 

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