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Svolta granata, Paulo Sousa si presenta: "Salernitana, facciamo al più presto 36 punti"

L'allenatore portoghese debutterà il 19 febbraio allo stadio Arechi contro la Lazio. Dovrà rinunciare al difensore Troost-Ekong e all'attaccante Boulaye Dia, migliore realizzatore dei granata. La Lazio giocherà senza Romagnoli, infortunati, e orfana di Zaccagni, squalificato. Nessuna impennata della prevendita

Comincia il nuovo corso tecnico. Paulo Sousa entra in sala stampa e posa per qualche istante per la foto ufficiale, accompagnato dal direttore sportivo Morgan De Sanctis. Il dirigente esordisce così: "Paulo Sousa è un profilo di grandissima esperienza, internazionale. Siamo convinti che possa darci un contributo importante per toglierci soddisfazioni e raggiungere in primis la salvezza. Ne è convinto in primis il presidente". Poi Sousa: "Sono qui soprattutto per Iervolino e per De Sanctis che credono di portare la Salernitana ad un livello che loro hanno in testa. Sono qui per raggiungere questo obiettivo con loro". L'allenatore portoghese debutterà il 19 febbraio allo stadio Arechi contro la Lazio. Dovrà rinunciare al difensore Troost-Ekong e all'attaccante Boulaye Dia, migliore realizzatore dei granata. La Lazio giocherà senza Romagnoli, infortunato, e orfana di Zaccagni, squalificato. Nessuna impennata della prevendita. 

Il saluto social di Paulo Sousa

La tattica e la voglia

Come giocherà la Salernitana di Paulo Sousa? "Più che i sistemi e le strutture, per me sono importanti concetti e idee - ha detto l'allenatore -. Non è in una settimana che cambi. Il mio collega Nicola ha lavorato per un anno. Tutte le idee sono vincenti. Il mio concetto è avere una squadra corta, intensa, che pressi, mentale, perché è lì che si prendono le decisioni. Deve avere la capacità, nel momento in cui si perde il pallone e finché l'avversario non si organizza, di metterlo subito in difficoltà. Mi piace una squadra che tenga il pallone. Mi rendo conto che è difficile avere tutto in una settimana ma questa squadra a livello di attaccanti per me è una delle migliori rose. Ha molta qualità e varietà e dunque deve pensare a diversi momenti di gioco. Questa squadra si deve muovere, proporre e deve essere intenzionata ad attaccare la porta avversaria. C'è una squadra che vuole migliorare tantissimo ad inizio costruzione, perché così mettiamo in difficoltà gli avversari. Questa squadra è stata costruita con una linea di cinque. La voglio che interpreti bene lo spazio e cerchiamo di non frazionare le cose buone già fatte". Chi giocherà tra i pali contro la Lazio? "Ieri ho parlato con ognuno di loro. sia Sepe, sia Ochoa. In questo momento, tutti devono essere disponibili. Una delle cose che ho detto è che loro hanno caratteristiche diverse e dipende anche dalle caratteristiche della partita e dell'avversario. Inizialmente questa sarà la nostra strategia. Inizialmente decideremo così. Ochoa lascia la famiglia e ha un percorso: è normale che venga qui a competere. Mi fa piacere che abbia questa visibilità e che lui dia un esempio buono". L'integrazione di De Sanctis: "Abbiamo deciso di ingaggiare un portiere come Ochoa, perché c'è stato l'infortunio di Sepe e non del suo rendimento. Dopodiché il livello di competizione quando arriva Ochoa è un livello che cresce naturalmente. Non c'è stata mai diversità di veduta e di progetto. Per tutti e non solo per il portiere ci sarà competizione". La Salernitana deve correre. Sousa parla anche della condizione atletica: "Noi abbiamo una nostra metodologia che incide sulla componente fisica, tecnica, tattica e mentale di un calciatore. E quando parlo di intensità voglio giocatori svegli. Carichiamo molto sull'aspetto meccanico e muscolare ma in questa settimana abbiamo cercato di essere molto equilibrati. Ai calciatori ho detto "salvezza al più presto". Abbiamo una sola strada per farlo: pensare al noi e mai a sé stessi. Abbiamo un numero ancora importante di infortunati e dobbiamo preparare tutti a giocare e all'errore, perché abbiamo bisogno di tutti. E' un momento delicato, molto, ma sono positivo. Io non posso dire come l'ho trovata perché non ci devono essere paragoni e perché sono io che chiedo altre cose. Ho dato qualche input strategico per la partita ma ho pensato più a dinamiche della nostra squadra. Abbiamo dato qualche spunto. Che cosa dobbiamo avere? Voglio, orgoglio, i tifosi si devono sentire rappresentati". E ancora: "Deve essere una squadra corta. Quando sarà un po' lunga il giocatore deve alzare la mano e deve uscire, perché ce ne sarà un altro". 

Il progetto

Il contratto e il mercato. Paulo Sousa dice: "La società mi ha dato disponibilià ad operare ma noi dobbiamo aspettare i rientri e adesso è prematuro. C'erano su di me altre squadre, è vero: non solo lo Spezia ma anche squadre che avevano possibilità di Champions, l'anno prossimo". E De Sanctis, ancora sul mercato: "Non ci sono al momento occasioni imperdibili per le quali ci sono al momento giocatori efficienti pronto-uso ed efficaci. Aspettiamo il recupero di Mazzocchi e di Maggiore. Noi abbiamo due scadenze: il 24 febbraio e il 31 marzo". Il contratto: "Tra rischi e benefici, l'allenatore si è preso soprattutto i rischi e sui benefici ha detto ok ci sono io. Altri, invece, scaricavano su di noi questo discorso. Ringraziamo Paulo Sousa". Il monito alla squadra: "Dobbiamo trasformare la paura in coraggio. Con la paura non ti salvi: devi avere coraggio. E per avere coraggio devi correre. E' la prima cosa: correre. Se non capisci, corri". L'attacco è considerato tra i migliori, problemi in difesa. Come si risolve? "Dobbiamo avere un blocco corto. Poca distanza tra le linee. Abbiamo lavorato anche sulle palle inattive. Per difendere meglio dobbiamo avere per più tempo la palla. Dia è un giocatore fondamentale, competitivo a livello internazionale e che può giocare in diversi posti davanti, può giocare con continuità. Vediamo se possiamo convincerlo anche l'anno prossimo a rimanere. Può darsi che potrà a  Monza. Potevamo rischiare in questa ma abbiamo fatto una scelta, preferiamo pulirlo dal punto di vista muscolare". Gli altri attaccanti insieme hanno segnato sei gol: "Per far segnare dobbiamo creare ma anche loro devono essere disponibili fisicamente e mentalmente a pressare, perché il pressing darà molte più gioie a stare vicino alla porta".

I leader che non giocano

"Vivo il calcio per vincere e non per prendere il punto. Poi devo essere anche realista in alcuni momenti. Tabella punti non ne ho fatto ma devo raggiungere in fretta 35-36 punti. Ho parlato anche con Franck Ribéry. E' speciale: la decisione presa sul suo contratto, la sensibilità che lui ha dimostrato su questo e su altre cose lo rendono importante per noi. E' stato lui a dare questo input alla società. Questa è già una cosa straordinaria e si vede il valore umano. Ha anche bisogno di riorganizzare le sue idee. Noi come società e io come leader del mio staff dico che sarà dentro il mio staff per aiutarci attraverso le loro competenze e valori umani. Credo che lui voglia essere un prossimo allenatore: lo aiuteremo attraverso la società e attraverso lo staff". De Sanctis aggiunge: "Riguardo Franck, ha dimostrato già un anno e mezzo fa amore verso la maglia granata e lo ha dimostrato dopo. E' una parte integrante della Salernitana e qui potrà trovare la possibilità di crescere e chiarire il suo percorso". Ci sono giocatori di esperienza come Candreva e Fazio ma anche di giovani che rappresentano il futuro di questa società: "Oggi vedo molto potenziale. Nel mio percorso non faccio molta differenza tra esperienza e non esperienza. Il giovane è pronto o non è pronto. Nel momento in cui ho preso la decisione come allenatore, io mi focalizzo sul giocatore. I giovani che abbiamo hanno molta qualità: non ho dubbi e ci possiamo puntare. Abbiamo parlato dell'aspetto fisico e mentale, ma conta anche quello emozionale. Questa è una città che ha passione, che ama. Non ama solo il calcio ma la sua squadra. Difficile trovare una piazza passionale come questa. In altre, ci sono anche tifosi di altre squadre. Qui ci sono tanti tifosi della Salernitana. Sono sicuro che domani e in altre partite spingeranno e proporranno condizioni per raggiungere la salvezza al più presto. Si sentiranno collegati ed i tifosi, soprattutto in casa, saranno uomo in più. Straordinari anche a Verona". 

L'osservatorio

Paulo Sousa era in tribuna per seguire Hellas Verona-Salernitana: "Se guardiamo ai risultati, la Salernitana è in difficoltà. Non posso dimenticare però di spendere una parola amica per Nicola. Gli faccio i complimenti per la salvezza raggiunta l'anno scorso e conosco le difficoltà che crea alle sue avversarie perché ci ho giocato contro. Però c'era una difficoltà e la società ha deciso di prendere un'altra direzione". De Sanctis: "Il cambio tecnico azzera gli alibi per la direzione sportiva e per la squadra. Ringrazio Nicola per i 21 punti conquistati in queste 22 partite".

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