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Iervolino fa visita alla squadra e Sousa carica: "Kastanos è il nostro Bernardo Silva"

Giocherà Kastanos e non Mazzocchi, dubbio in attacco per il ruolo di centravanti con ballottaggio tra Piatek e Botheim. Ventitremila tifosi sugli spalti, tanti bambini e famiglie

Il modulo anti-Sassuolo sarà 3-4-2-1: davanti ad Ochoa sarà posizionata la difesa protagonista dei sette risultati utili consecutivi, Coulibaly ritrovato in mediana, Dia tirato a lucido dopo il Ramadan, Candreva nel prezioso ruolo di sottopunta e ago della bilancia. Il dubbio di Paulo Sousa si annida in attacco, nel ruolo di centravanti: dovrà scegliere se utilizzare ancora Piatek oppure schierare Botheim, che scalpita e che ha già ricevuto i suoi elogi. Allo stadio Arechi, che sarà pieno di famiglie e bambini delle scuole calcio, arriverà il Sassuolo che ha il terzo miglior rendimento della Serie A nel girone di ritorno. 

La presentazione

"Noi abbiamo definito bene l'inizio del nostro lavoro. Sono contento della città, del direttore sportivo e della società. Abbiamo messo in chiaro che a fine stagione parleremo del nostro futuro ma in questo momento il mio pensiero è tutto rivolto al Sassuolo. Pensiamo a fare punti". Quanti? "Conquistare punti sia in casa sia fuori, vederla sempre più chiara nei momenti di gioco, ci avviciniamo sempre di più al nostro obiettivo. E' quello che vogliamo fare. Per vincere dobbiamo fare sempre un gol in più dei nostri avversari". Il presidente Iervolino ha fatto visita alla squadra assistendo ad uno spezzone di allenamento. La squadra è pronta per tornare alla vittoria, come ha chiesto il patron? "Non dobbiamo dimenticare che questa è una società di una squadra che ha un anno e mezzo di Serie A. Credo che la squadra sia preparata, perché dimostra in ogni partita che la può vincere. Ci sono piccole cose che possono portare due punti in più in ogni partita. Dobbiamo rispettare il Sassuolo. Il presidente anche pubblicamente e non solo a me ha parlato di un progetto Ajax. Ecco, noi domani abbiamo una società che per me è modello come infrastrutture, un modello sportivo perché ha un sistema di gioco preferenziale, prendono calciatori con un criterio e danno valore. Un progetto è qualcosa che ha un inizio e non ha mai fine: hanno un progetto vincente, oggi ambiscono anche all'Europa". 

Le difficoltà e gli alleati

"Molto simile al Bologna, forse un po' meno fisica ma con molta qualità a centrocampo. Hanno esterni forti soprattutto nella fase del contropiede micidiale. Quindi dovremo fare molta attenzione dall'inizio alla fine, molta intensità senza pallone e grande abilità nell'ultimo spezzone di campo. Confidiamo sempre di più nei nostri tifosi: abbiamo uno stadio sempre più pieno. I supporter sono sempre più al nostro fianco, a sostegno del nostro obiettivo". 

Il modulo 

"Ho necessità di avere giocatori che a livello strategico si adattino durante la partita, pure ai cambi. C'è un'ossatura e ci sono dei comportamenti: puoi cambiare sistema - le mie squadre sono molto dinamiche e camaleontiche - ma domani c'è l'ipotesi di vedere già quello che abbiamo visto. Il presidente dice che può essere il primo a licenziare un calciatore? Sono tranquillo, vivo di calcio, do il meglio di me. Il presidente viene da un mondo completamente diverso: vuole portare qualcosa di suo, ha tutto il diritto di farlo, si sta esponendo, ha un'opinione, ha una voglia. Mette i soldi dalle proprie tasche e per questo dobbiamo rispettarlo". 

L'attacco

"Chi sta trovando meno spazio è Bonazzoli, ne ho già parlato e non voglio più ritornare sull'argomento. Voglio vedere però un giocatore più ampio di conoscenza: pensare ed eseguire. Io voglio dare continuità a tutti ma io sono arrivato in un momento nel quale occorrono certezze, i punti. Vale anche per Junior Sambia: ha colpi da giocatore fortissimo, ma ci vuole tempo per abituarsi al calcio italiano: è più attivo che proattivo

La duttilità di Kastanos

"Mazzocchi è un calciatore verticale che prende anche decisioni e sull'ultimo terzo di campo, sui cross, sulla capacità di inserirsi è un giocatore importante. Credo che a livello calcistico possa ancora crescere, ad esempio contro il Bologna in certi momenti doveva restare molto più alto. Kastanos è un lavoratore, gli piace il calcio, è umile in tutto ciò che fa. Diciamo che, fatte le debite proporzioni, è il nostro Bernardo Silva: ha voglia di partecipare, in qualsiasi zona di campo produce gioco e si mette a disposizione in ogni ruolo pur di stare in campo. Mazzocchi viene da una lesione: dopo infortuni lunghi e lesioni, la continuità è difficile da trovare. Tutto quello che facciamo nel centro sportivo, compreso il riposo, l'idratazione e la cura del corpo, può dare al giocatore la possibilità di avere massimo stato di forma. Oggi, come tutti, ha bisogno di lottare per il suo spazio. Ci è mancato nei momenti più importanti per avere un salto di qualità. Oggi l'abbiamo e cerchiamo di usarlo lavorando durante la settimana sui recuperi: può giocare sia dall'inizio con il dovuto minutaggio, sia a gara in corso per spingere di più. Il Sassuolo ha esterni micidiali nelle transizioni e capacità di trovare la porta. Seguo Dionisi dai tempi di Empoli, dove giocava con un sistema diverso. Sono soddisfatto di vedere in Italia allenatori giovani come lui, Zanetti, Palladino che portano cose nuove, vuol dire che il calcio italiano può giovarsene. Sono contento di affrontarli".

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