Circa 100 tonnellate di frutti di mare già maturi e pronti per essere messi direttamente in commercio privi di ogni certificazione che ne potesse attestare la provenienza e il rispetto delle normative sanitarie sulla tracciabilità e la salubrità: sarebbero arrivati anche al mercato ittico di Salerno
Il titolare non è stato in grado di fornire alcuna informazione idonea a risalire alla provenienza del pescato pronto per la vendita, come richiesto dalla normativa comunitaria e nazionale vigente
Blitz dei militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli che in due distinti controlli notturni, hanno sigillato oltre due tonnellate tra frutti di mare e altro pescato
L’intervento risale a qualche giorno fa quando le Fiamme Gialle, in servizio nella frazione di Santa Lucia, hanno notato, oltre il cancello di un’abitazione privata, un uomo in tuta da lavoro, mentre riparava una delle tante auto parcheggiate in un ampio piazzale attiguo
Gli attrezzi, costituiti da rudimentali cassette in plastica, erano collegati ad una cima di circa 300 metri assicurata al fondale mediante due pesi in cemento e segnalati da bottiglie per agevolarne il recupero e renderne difficile l’individuazione da parte degli organi di vigilanza
I militari sono entrati in azione in località “Lago Trasimeno” del comune di Pontecagnano Faiano, in un terreno adibito a scuderia e campo di allenamento per cavalli da corsa
Gli uomini in divisa hanno rilevato che in un seminterrato erano stoccate diverse tonnellate di svariate tipologie di mangimi, alcuni sigillati all’origine, altri depositati alla rinfusa sul pavimento ed altri ancora all’interno di “Big Bags” sfusi e senza alcuna etichettatura
Perlustrati 16 lotti di concessioni demaniali, distribuiti su una superfice di oltre 200.000 mq, con l’acquisizione e il controllo di 10 registri di carico e scarico rifiuti relativi all’anno 2020 e il primo trimestre 2021
L'impresa, con 1300 capi di bestiame, si estende su di un’area di circa 30mila mq ed è confinante con ben due corsi d’acqua, entrambi con recapito finale in mare
Nel corso del sopralluogo, i militari dell’Arma hanno accertato che l’area in questione di circa 1900 metri quadri era sottoposta a dei vincoli e che l’attività era sprovvista di alcune autorizzazioni
L’operazione è scattata a seguito di alcune segnalazioni di un residente, preoccupato per la loro presenza in una zona dove, comunque, sono presenti delle abitazioni
Secondo quanto ricostruito, ogni posto letto veniva fittato agli extracomunitari per 150 e 250 euro al mese. Nei guai il titolare dell'area sequestrata e uno straniero
L’uomo in questione è stato più volte sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ed ha precedenti per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, traffica di armi e stupefacenti, concussione e sequestro di persona
La donna, non essendo ormai in grado, visti i problemi di salute, di amministrare con lucidità le proprie ricchezze, era stata peraltro sul punto di rilasciare al professionista anche la delega ad operare sui conti correnti
I carabinieri, grazie ad alcune segnalazioni, giovedì hanno sorpreso alcune persone intente a svolgere lavori di sbancamento ed ampliamento volumetrico all’interno di un locale
Sul posto sono state riscontrate molteplici difformità: filo spinato e mancanza di tettoie nelle aree dedicate alle bufale da latte, mancato smaltimento dei reflui prodotti dagli animali, carenza di requisiti igienici sanitari
La ditta aveva occupato un’area di proprietà comunale, per un’estensione di circa 1000 mq, dove aveva depositato monoliti di grandi dimensioni utilizzati per la lavorazione del marmo
I titolari dell’azienda, padre e figlio,C.R. classe 54 e C.L. classe 83, entrambi residenti a Battipaglia, sono stati denunciati anche per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro
La merce ha un valore commerciale di circa 10 milioni di euro. Denunce per prodotti contraffatti, frode in commercio, apposizione di segni industriali mendaci, ricettazione, distribuzione di prodotti pericolosi privi delle certificazioni di conformità
I sigilli sono stati apposti a causa dell'ampliamento di uno dei capannoni industriali, della realizzazione di nuovi corpi di fabbrica o di corpi di dimensioni maggiori, e della chiusura delle tettoie presistenti, alterando ed aggravando il carico urbanistico sull'area
Nel corso di verifiche, svolte insieme al personale tecnico dell’Arpac di Salerno, è stato riscontrato che la ditta lavorava in assenza dell’autorizzazione unica ambientale
Nei guai, P.F. 74enne di Sarno e A.F. 33enne di Nocera Inferiore, in qualità di legali rappresentanti della società, che pertanto dovranno rispondere anche del reato di “inquinamento ambientale”
Dai controlli, è emerso che la struttura è stata realizzata senza permessi e autorizzazioni. Peraltro, il terreno rientra nel Parco del Cilento e presenta vari vincoli