Lo scorso 11 giugno, N.D. si era recato presso un bar del centro storico di Salerno, minacciando il proprietario di incendiargli l'attività e di rompergli la testa se non gli avesse consegnato il denaro richiesto
R.I., 32enne di Minori e F.A., 19enne salernitana, in forma anonima, attraverso Facebook, avevano richiesto, a più riprese e dietro continua minaccia, la somma contante di 200 euro ad un 20enne salernitano
Arrestato Fioravante Resa, 52enne, noto esponente del clan camorristico “Pignataro-Prudente” operante nell’agro nocerino-sarnese, ritenuto responsabile di tentata estorsione e tentata rapina aggravate dal metodo mafioso
Il provvedimento è scaturito dalle indagini avviate dai carabinieri in seguito della denuncia presentata dai suoi nonni che, per un periodo, lo avevano ospitato nella loro abitazione
Dopo un primo sopralluogo, il dipendente chiedeva 350 euro per installare il contatore senza attendere i tempi della Salerno Sistemi che come costo all'utenza pretendeva il doppio degli euro
L.V., 42enne, a seguito di un’articolata attività di indagine è stato riconosciuto come quello che, anni fa, per questioni legate allo spaccio di droga, ha malmenato e rapinato un cliente che non gli aveva pagato la dose
Finito ai domiciliari, nella notte, l'uomo ha evaso gli arresti, uscendo di casa per recarsi in un locale e chiedere con minacce ed insistenze somme di denaro al titolare
Approfittando della visita della vittima ad un parente ammalato, il malvivente gli ha rubato l'auto in sosta, per poi chiedergli telefonicamente il riscatto
Da novembre 2013 fino al 16 gennaio appena trascorso, con minacce di violenze fisiche e e percosse, aveva costretto i titolari di un circolo gastronomico privato di Battipaglia a somministrargli innumerevoli consumazioni: arrestato
S.V., nel luglio 2012, aveva aggredito un falegname, colpendolo con calci e pugni e facendogli ripetutamente urtare la testa contro una parete per costringerlo a consegnargli duemila euro
Sette donne, in Italia in cerca di lavoro, sono state subito reclutate da una loro connazionale e avviate come badanti o segretarie, ma con l'accordo che avrebbero dovuto corrispondere mensilmente 100 o 200 euro, nonchè offrigli prestazioni sessuali
Le arrestate richiedevano quotidianamente, a titolo estorsivo, la somma di 50 euro alle prostitute extracomunitarie, solite frequentare la litoranea di Campolongo
Gli arrestati si trovano presso le celle di sicurezza del Commissariato di Polizia, in attesa della convalida dell’arresto da parte dell’Autorità Giudiziaria