Pronti ad evadere dal carcere, in 3 a processo: anche salernitano condannato per omicidio
I tre rispondono di evasione dinanzi al giudice del tribunale di Benevento
I tre rispondono di evasione dinanzi al giudice del tribunale di Benevento
Per le motivazioni del tribunale servirà attendere sessanta giorni
Il 35enne è accusato di estorsione: l'operazione della Polizia
A parere del giudice, l'imputato non aveva alcuna intenzione di sottrarsi alla vigilanza degli organi di controllo
L'uomo aveva il braccialetto elettronico e non poteva uscire di casa, in ragione di una rapina consumata a Torre tempo prima.
Nel periodo compreso dalla misura della sorveglianza speciale l’uomo era stato sorpreso a Napoli, in violazione della misura.
L’uomo finì al centro dell’indagine, ma più volte in passato era stato coinvolto in procedimenti penali, con un primo episodio risalente a 10 anni fa, quando sparò all’indirizzo di un giovane impegnato a distribuire volantini
In azione gli ufficiali di Polizia Giudiziaria del Servizio Centrale Operativo della Direzione Anticrimine della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Salerno
Protagonista un 60enne, già sottoposto a domiciliari per accuse precedenti, arrestato dai carabinieri per evasione della misura cautelare
Le indagini, avviate nel 2016 a carico di esponenti del clan "Serino", hanno evidenziato la pericolosità sociale dell'imprenditore, individuato quale perno di un complesso sistema economico-finanziario di natura criminale, basato su un meccanismo seriale, fraudolento ed articolato, finalizzato alla distrazione e all'evasione fiscale di enormi somme di denaro
L'indagine risale al 2015, a seguito di una nota dell'Ufficio controlli di Salerno dell'Agenzia delle entrate.
L'uomo. S.P., era già finito ai domiciliari lo scorso 2 ottobre: le telecamere lo avevano ripreso mentre rubava per cinque volte all'interno di un deposito di bagagli.
ra gli indagati figurano i due soci dell’impresa scafatese e due persone di Napoli e Sarno: il primo titolare di un’azienda di produzione e imballaggio materiale plastico, mentre il secondo gestisce un’attività nel recupero materiali
Dopo le formalità di rito, è stata arrestata e giudicata per direttissima, ritornando nuovamente ai domiciliari.
Nei guai un imprenditore che opera nel commercio di prodotti ittici. Attraverso l’incrocio delle banche dati in uso, è emerso un notevole disallineamento tra i ricavi dichiarati al Fisco e quelli che risultano effettivamente conseguiti
A dicembre scorso, l'uomo fu assolto dalle accuse di aver pianificato un delitto mai avvenuto, nell'ambito della guerra per il controllo della security nei locali della movida salernitana
Nello specifico, l'imprenditore si avvaleva di una serie di società cartiere (distribuite sull'intero territorio e amministrate da prestanomi) che, tramite documentazione falsa, sfruttavano il regime fiscale degli "esportatori abituali"
Dopo la comunicazione della notizia di reato effettuata da parte della agenzia delle entrate di Napoli, il pubblico ministero nocerino Davide Palmieri ha concluso i riscontri sul caso e ottenuto per i 4 il rinvio a giudizio.
Secondo le accuse, l'imputato avrebbe compiuto l’illecito tributario formando gli elementi passivi, all’interno delle dichiarazioni annuali per le imposte per l’anno 2013, derivanti da fatture per operazioni oggettivamente inesistenti
Il gup ha accolto la tesi della Procura di Nocera Inferiore, riguardo la presunta sottoscrizione della dichiarazione dei redditi, con ipotetica evasione delle imposte utilizzando elementi contabili relativi ad operazioni inesistenti
L'inchiesta abbraccia fatti del 2015, concentrati sulla presunta emissione di false fatture, con un elenco dettagliato compilato dai militari, per operazioni inesistenti per un totale giro di affari calcolato in 4.247.000 euro
L’uomo si era presentato dai carabinieri spiegando di aver violato il divieto di dimora in Campania per esigenze di vita. La Procura aveva chiesto il carcere, ma la Cassazione ha confermato gli arresti domiciliari
I due avrebbero gestito con ruoli e tempi diversi una società nella distribuzione alimentare, finita al centro del sistema contestato scoperto dalla Procura
L’uomo era stato riconosciuto colpevole in primo grado con la successiva conferma in appello il 4 dicembre 2018
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i due imprenditori, coinvolti in un'indagine della Guardia di Finanza, in relazione alla commissione di reati tributari, all'interno del settore della distribuzione di generi alimentari